Il diritto di protestare

Percorso didattico sulla libertà di espressione

Le proteste sono da sempre un agente di cambiamento, un’opportunità per promuovere e difendere i propri diritti e quegli degli altri, e per favorire la crescita sociale e civile della società.

È grazie a grandi manifestazioni di protesta che temi quali la sottomissione delle donne, la discriminazione razziale, il colonialismo, l’ingiustizia sociale ed economica, la limitazione dei diritti civili e delle libertà fondamentali, il degrado ambientale, sono diventati nel corso della storia prima oggetto di dibattito, di confronto e scontro, ma poi di provvedimenti legislativi che hanno trasformato, anche profondamente, i modi di vivere e di concepire il mondo.

Anche negli ultimi anni, favoriti dalla rapida crescita digitale e dalle reti di comunicazione, sono emersi nuovi movimenti di protesta che superano i confini nazionali o regionali. Migliaia di persone scendono in piazza – reale o virtuale che sia – per unirsi e far sentire la propria voce.  Allo stesso tempo, però, sempre di più i governi percepiscono ciò come una minaccia al loro controllo e reagiscono con forme diverse di repressione. Di conseguenza, in molte parti del mondo, coloro che esercitano il diritto di protesta in modo pacifico vengono denigrati, imprigionati, picchiati o perfino uccisi. Il diritto di protesta non è mai stato così minacciato come oggi.

In questo contesto, il percorso educativo che qui si propone vuole contribuire a rendere i ragazzi e le ragazze maggiormente consapevoli dei propri diritti e fornire loro gli strumenti critici per rivendicarli, per un mondo più equo, giusto e inclusivo.

Fulcro del percorso è l’attività “Il diritto di protestare”. Dopo un’introduzione sul concetto di ‘libertà di espressione’, gli studenti sono invitati a analizzare le ragioni che conducono le persone a protestare, le modalità con cui può essere espressa la protesta, le conseguenze che ne possono derivare e i motivi per cui è importante tutelare il diritto di protesta. Al termine, gli studenti potranno individuare un tema che sta loro a cuore e produrre materiali con cui manifestare le proprie istanze.

A integrazione, il tema del diritto di protesta potrà essere anche affrontato attraverso l’ascolto di canzoni e la lettura dei loro testi (attività “La protesta nelle canzoni”), oppure, in una prospettiva storica, mediante l’analisi di fotografie che mostrano momenti di significative manifestazioni di protesta dal primo Novecento fino ai nostri giorni (attività “La protesta nelle immagini”).

La proposta educativa è completata da tre strumenti di informazione e formazione per il docente: il documento Cittadinanza attiva e diritto di protesta, la scheda I minori e il diritto di protesta, e un documento in cui si presenta in sintesi la campagna globale di Amnesty International “Proteggo la protesta”. Chi fosse interessato al briefing integrale (in lingua inglese) potrà scaricarlo cliccando su questo link.

Altre informazioni e materiali possono essere reperiti nell’area ‘Educare ai diritti umani’ del sito web della Sezione Italiana di Amnesty International.

Obiettivi

  • Far comprendere i fondamenti del diritto di protesta
  • Stimolare il confronto e la discussione
  • Sviluppare la capacità di gestire e ordinare le informazioni
  • Promuovere la partecipazione critica alla vita pubblica e l’attivismo